sabato 13 giugno 2015

COMMENTO WAYWARD PINES EPISODIO 5

Eccoci, finalmente ci siamo: il giro di boa corrisponde con la svolta che stavamo aspettando dall’inizio, o che forse non ci saremmo mai attesi. Ecco ciò che colpisce di più di questo episodio. Esso riesce a stupire in ogni sequenza, ad essere un continuo colpo di scena. Proprio quando si pensava che la trama virasse verso la teoria del complotto e lasperimentazione sociale su indifesi esseri umani costretti a vivere in un simil Truman show, quando ormai avevamo definito chiaramente personaggi positivi e negativi, proprio l’individuo più controverso, ossia quello che fino a poco fa conoscevamo come lo psichiatra della clinica di WP, porta la storia della miniserie a spostarsi verso temi impensati e per certi versi impensabili. Mutazioni genetiche, estinzione della razza umana, apocalisse, viaggi nel tempo, ibernazione, 4028. Solo elencando i nuovi temi introdotti nel corso della quinta puntata fremo dalla voglia di vedere come prosegue la narrazione. Ma andiamo con ordine; cerchiamo di ricostruire la serie interminabile di rivelazioni che in questi quarantacinque minuti gli sceneggiatori ci hanno sbattuto in faccia senza mezze misure, dopo un quarto episodio lento e, a posteriori, direi preparatorio.



Uno scienziato, che poi sarebbe Pilcher, ha previsto, attraverso improbabili studi genetici, con duemila anni d’anticipo (DUEMILA! capiamoci) la fine dell’essere umano in seguito ad una mutazione genetica che giustifica la presenza dei famosi “lupi” di cui parliamo da settimane. Essi non sono altro che esseri androgini con poca ragione, guidati da un istinto primordiale e dotati di forza e velocità sovraumane che potrebbero divorare un uomo in pochi minuti. Pilcher ha poi deciso di portare avanti un progetto si salvataggio del genere umano attraverso la stessa città di WP. Questo passaggio mi è poco chiaro: in che modo lo scienziato (pazzo, decisamente pazzo) è riuscito a fortificare la città negli anni ’90 con la certezza che poi questa recinzione resistesse alle avversità e soprattutto alle pericolose azioni delle “aberrazioni” (i mutanti)? Non è cosà di tutti i giorni organizzare il viaggio nel tempo di massa. Molte incongruenze che nella trascinante euforia del momento possono sembrare colpi di genio, ma che a mente fredda si rivelano per quello che sono. Pilcher ha poi ottenuto il permesso dagli enti governativi di cominciare a tramortire con un incidente e di ibernare centinaia di persone. Dalle parole del’ultimo barbuto arrivato, con cui la moglie del protagonista ha un contatto in quanto nuovo agente immobiliare, veniamo infatti a sapere che le celle criogeniche sono molte e sono tutte piene e le persone vengono scongelate ( un po’ come la carne nelle grandi famiglie) all’occorrenza, ossia a seconda dei piani del burattinaio e delle morti avvenute nella floridissima comunità. A questo punto comunque è iniziato il progetto dell’ex psichiatra che consiste nella creazione della “prima generazione”, cioè una nuova classe di adolescenti destinata a ripopolare il mondo. Ancora non ci sono noti i criteri di scelta di questi ragazzi, ma indubbiamente, dalle parole della creepy professoressa che cerca con successo di sottomettere le menti degli alunni, i genitori di questo sono solo delle pedine, utili solo per un breve periodo, solo fin quando i ragazzi sanno autonomi, dopodiché saranno a mio parere dannosi per la comunità oltre che inutili e verranno soppressi, almeno nelle idee del responsabile del progetto, almeno secondo me.


Mi sembra tutto, ma se non bastasse, queste rivelazioni hanno generato dubbi ancora maggiori. Riprendiamo quindi con la classica carrellata di domande che mi affliggono e a cui non riesco a dare una risposta completa e convincente. Perché si è stati così clementi con le scorribande di Ethan Burke e perché si continua a sostenere l’importanza del protagonista per l’intera comunità? Perché l’FBI porta avanti questo progetto in maniera così segreta senza invece formare i propri agenti a ciò che andranno in contro? Cosa sanno i cittadini a cui è proibito conoscere la verità che viene svelata ai ragazzi? Come fanno questi ad obbedire senza ribellarsi se non conoscono la natura della minaccia che li costringe a non avere futuro? Nel progetto impeccabile di Pilcher, dopo aver dato vita alla “prima generazione”, come potrebbe questa far fronte alle aberrazioni negli anni a seguire? Esiste un progetto volto ad invertire l’estinzione umana in favore dei mutanti o si menterrà unicamente la città di WP come ultimo immortale baluardo? Chi sono a questo punto i personaggi negativi se tutti gli abitanti del posto si trovano in realtà nella stessa barca e dovrebbero remare perfettamente coordinati per poter garantire un futuro al genere umano? Perché, se dunque non ha cattive intenzioni nel confronto del protagonista, Melissa Leo deve sempre fare facce minacciose? Perché lo scienziato si è visto sia nel passato che nel futuro e perché l’ex sceriffo era entrato in contatto con la famiglia Burke, mentre questa cercava di salvare Ethan, al di fuori della città?


Per rispondere a questi ultimi due quesiti ho pensato alle dinamiche dell’ibernazione e del viaggio nel tempo. È evidente che esista un modo per viaggiare liberamente tra le due epoche, ma così non si spiega il motivo per cui le persone vengano ibernate per poter prendere parte al progetto WP. Potrebbe esistere una porta principale della città che se attraversata riporta direttamente nel passato, una sorta di Stargate temporale. A questo punto quindi si creano dei paradossi temporali (di cui parlavo un anno fa di questi tempi, per chi se lo ricorda): se Pilcher torna indietro nel tempo e ordina di ibernare determinati individui cambia il corso del tempo? Si riempiono misteriosamente nuove celle criogeniche nel sinistro deposito intravisto nel quarto episodio o si creano realtà parallele e alternative a quella corrente? Sceneggiatori, non si scherza coi viaggi nel tempo. Marty ne sa qualcosa.



Solo ora mi accorgo di quante domande (tante) e quante risposte (poche) ho proposto in questo quinto commento. Obiettivamente sono queste domande senza risposta che rendono WP un prodotto godibile, leggero, accattivante ed entusiasmante; ottimo intrattenimento estivo. L’hype è sempre maggiore e la storia riesce a stupire con colpi di scena talvolta ben congeniati, talvolta buttati un po’ a caso. Nel complesso, considerando alti e bassi, il livello della serie continua ad essere accettabile e i nuovi quesiti introdotti mi terranno in trepidante attesa fino a giovedì prossimo. Semplicemente appassionante e divertente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,
Secondo me non ci sono viaggi nel tempo:
Il dialogo tra lo scienziato ed il collega di Burke, avviene effettivamente nel passato! Anche l'incontro tra lo sceriffo e la famiglia di Burke potrebbe essere stato organizzato nel passato a causa della loro insistenza nel cercarlo. lo sceriffo in effetti ha un look un po' diverso, magari era coinvolto nel progetto come "reclutatore" fin dall'inizio, come l'infermiera...

Mattia MAD Santoro ha detto...

La tua é una teoria a cui non avevo pensato. Obiettivamente, se fosse vera, spiegherebbe l'intera relatà di WP in maniera più semplice e credibile. Se ti palesi e le tue teorie si rivelano esatte potrei citarti nei prossimi commenti come profeta della verità, altrimenti mi limiterò a ringraziare "anonimo".